Blog di Carol su mtv.it

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Secretkeeper81
00martedì 29 agosto 2006 17:20
New York... per Carolina La vista di manhattan, arrivando dall'aereoporto è la prima immagine che n.y ci regala ..anche se l'hai gia' vista ti stupisce sempre..
La nostra avventura inizia subito con una bella busta ricca di missioni che ci aspetta davanti alla camera di Filippo. Lì finalmente scopriamo cosa vuol dire la parola "missioni" che forse poco si adatta alle esperienze divertenti che abbiamo vissuto grazie a questa scusa..Ogni città che abbiamo visitato, ogni persona incontrata ha impresso la mia memoria in qualche modo quindi sarà difficile cercare di concentrare il tutto in poche righe.

messaggio postato il 30/06/2006 Da: Carolina
Secretkeeper81
00martedì 29 agosto 2006 17:20
SEATTLE

SEATTLE RULES!!!Cosi' inizia la pagina del mio diario riservata a Seattle: che citta'!!Com'è rock! A partire dal nostro albergo meraviglioso con delle bellissime foto sulle porte delle stanze e la musica nella hall:rock 24 ore su 24! Il Pike Place Market pieno di colori, di ragazzi che lavorano con il sorriso sulle labbra e i tatuaggi su tutto il corpo. L'EMP con i testi dei Nirvana che in un attimo ti fanno sentire nella loro sala prove con Kurt Cobain che canta guardando il muro, e i pezzi delle chitarre di Hendrix che ti catapultano sotto palco. E poi Artis Spoonman..che uomo..quanta storia e quante storie nei suoi occhi che si perdono chissa' dove, ricordando la figlia da poco scomparsa. Non so se si capira' la dolcezza di questo musicista improvvisato ma il suo stringerti la mano concludendo con uno schiocco delle dita sara' una delle tante cose difficili da dimenticare di questa citta'. Cosi' come la lampada a forma di pecora appesa al soffitto del Crocodile Cafe' , la ragazza li' fuori che invece del cane portava a spasso una papera con la cresta e il modo tutto particolare di Jim Anderson, il fonico locale, di mostrarti giustamente le scalette conservate come un bambino che ti mostra i suoi giocattoli piu' preziosi. Il primo Clam Chowder, una zuppa ottima di frutti di mare,patate e non so cos'altro che non ho piu' mangiato cosi' buona. Insomma li' ho davvero lasciato il cuore..Seattle I'll come back!!

messaggio postato il 07/07/2006 Da: Carolina




Modificato da Secretkeeper81 29/08/2006 18.10
Secretkeeper81
00martedì 29 agosto 2006 17:21
S.FRANCISCO

La partenza dal nostro mitico albergo di Seattle è comoda alle 3.30 del mattino, pronti per un'altra meta su cui ho decisamente delle aspettative:S.Francisco.Il volo non è diretto ma facciamo uno scalo a Salt Lake City, un posto che, visto dall'aereo, è impressionante. Distese di nulla che assumono colori diversi, dal viola, al giallo, al verde tanto che pensi:" ma com'è possibile che stiamo atterrando? E soprattutto dove atterriamo che qui non si vede ombra di essere vivente, case, ne' tantomeno piste di atterraggio??!!Invece l'aereoporto è li' in mezzo al niente e all'interno è davvero trafficato, pieno di persone che velocemente si dirigono verso altri imbarchi. Anyway l'arrivo a Frisco,cosi' viene chiamata, è salutato da una hostess un po' fuori di testa che pronuncia "welcome to S.Francisco" cantando?!E gia' li' dovevamo capire qualcosa di questa citta'...Nonostante cio', il primo impatto non è stato affatto positivo: mi ha impressionato la quantita' fuori dal comune di persone che vivono per strada. Ce ne sono dappertutto e c'è una tolleranza da parte degli abitanti che poi abbiamo capito essere la piu' ampia di tutti gli Stati Uniti, ecco perche' confluiscono in molti li'. Direi che mi è piaciuta conoscendola meglio, quando ho scoperto luoghi come Height Asbury, un quartiere pieno di case colorate, tra cui quella di Janis Joplin..ti rendi conto???!!, dove si respira l'atmosfera psichedelica degli anni ''70, anni a cui sembra di essersi fermati a giudicare dalla quantita di ragazzi che vivono emulando gli hippie di quegli anni e di persone che invece quel periodo lo hanno davvero vissuto ma non sono riusciti a distaccarsene, entrambi forse un po' anacronistici.

E' stato strano, per me che vivo in Italia, notare che in una città ce ne sono tante altre formate da quartieri che raccolgono intere comunità come Castro ad esempio, interamente dedicata alla comunita' gay di S.Francisco. E' un bell'esempio di liberta' quello di vedere coppie di donne o uomini che, seduti al tavolino di un bar, non devono nascondersi per dimostrarsi il loro affetto. Sarebbe meglio se non fosse una liberta' ristretta solo ad un quartiere, che di per se è un po' un controsenso, ma è comunque gia' qualcosa. Lascio S.Francisco pensando che quando ritornero', riusciro' a vederla sotto un'altra luce, non falsata da quel primo impatto che ha messo un velo opaco su una citta' che credo un po' mi appartenga.

messaggio postato il 30/06/2006 Da: Carolina
Secretkeeper81
00martedì 29 agosto 2006 17:22
YOSEMITE PARK

Il van carico di junk food comprato per il viaggio dalla mitica Dawn, la nostra donna negli States, è pronto a lasciare l'albergo di Frisco con direzione Yosemite Park. E' sera e del viaggio mi ricordo poco perche' ho tentato di dormire nonostante la musica improbabile che Dawn faceva uscire dal suo i-pod. L'arrivo è in nottata, quindi c'è giusto il tempo di darci l'appuntamento per il giorno dopo e via a dormire. La mattina non inizia bene perche' la mia sveglia non suona e quindi vengo destata dal mio sonno da un attacco di tachicardia quando capisco che Barbara, una delle 2 production girls, sta bussando insistentemente alla mia porta.AHHH!Non c'è cosa che odio di piu'!Di corsa scendo giu' e partiamo per un'ora di viaggio inutile visto che le indicazioni sono sbagliate pero' lo spettacolo quando arriviamo è incantevole..alberi immensi, cascate e montagne, una mole di natura talmente diversa da cio' che siamo abituati a percepire quotidianamente che sembra che da un momento all'altro si sposti il pannello con le montagne disegnate per fare spazio a quello con il mare. Ti verrebbe da dire che gli americani sono riusciti a fare bene anche questi Universal Studios della natura ma fortunatamente non è cosi', è tutto vero. Cosi' come lo sono i capelli del nostro ranger Chris, amabile signora con un caschetto biondo che sembra attaccato al cappello, come sostiene Filippo, che ci scorta nella nostra visita e che è di una dolcezza estrema tanto da sentirci spinti ad abbracciarla alla fine della giornata, come fosse una zia che sappiamo di ritrovare li' semmai ritorneremo. La potenza dell'acqua sotto la cascata a cui opponiamo resistenza per non volare via è sicuramente l'immagine piu' rappresentativa di quella tappa.

messaggio postato il 30/06/2006 Da: Carolina





Modificato da Secretkeeper81 29/08/2006 18.10
Secretkeeper81
00martedì 29 agosto 2006 17:22
VERSO SANTA CRUZ

La strada da Yosemite verso Santa Cruz, meta intermedia prima del nostro arrivo a Los Angeles, è davvero uno spettacolo. La costa della California con la vista dell'oceano ti da una forte sensazione di estensione, forse perche' sai che prima di vedere terra dall'altro lato ci vuole parecchio tempo..La scelta di questo percorso, sicuramente piu' lungo della semplice autostrada, viene ripagata, oltre che da questa splendida vista, da un pranzo davvero rilassante a Lucia, posto in cui mi trasferirei per una settimana per svegliarmi la mattina e fare colazione davanti all'oceano e dall'incontro con dei leoni marini che sembrano davvero godersela sulla loro spiaggetta, tirandosi la sabbia sulle loro "panzone" abbandonate al sole...no non c'era anche Filippo li' in mezzo ve lo assicuro!.Comunque dopo circa 5 ore arriviamo a Santa Cruz, la Riccione dei surfisti californiani, finta abbastanza per farli divertire nelle pause che si concedono dall' inseguimento dell'onda perfetta. Non mi è piaciuta molto sinceramente, sara' stato per l'impatto:appena scesi dalla macchina infatti mi hanno portato sulle montagne russe dove, tanto che dovevano essere storiche perche' tra le prime, in legno e quindi molto tranquille e bla bla bla, mi sono..come dire..un po' impaurita e quindi disposta male al luogo??Chissa'..

messaggio postato il 18/07/2006 Da: Carolina
Secretkeeper81
00martedì 29 agosto 2006 17:22
LOS ANGELES

Si ci sara' traffico, mancherà il contatto tra le persone perche' non fai altro che prendere la macchina per spostarti, lo smog ecc.ecc.ecc ma a me questo posto mi piacerà sempre. Probabilmente se dovessi scegliere un luogo in cui vivere in America, non sarebbe questo ma per andarci in vacanza è davvero divertente. Sono le ragazze bionde con la borsa di Gucci con dentro il cagnolino che sembrano tutte Paris Hilton che mi divertono o gli Starbucks con gli aspiranti attori come camerieri in attesa di servire il moka, skinny, fat free frappuccino al produttore giusto. E' la sincerita' negli occhi di chi L.A. l'ha sempre vista dalla strada come Tommy The Clown che ci spiega la storia del krumping e la determinazione nel voler dare un' alternativa a chi è abituato ad esprimersi con la violenza, nonostante il mancato appoggio delle istituzioni che non li sostengono come invece fa Debbie Allen, l'insegnante del telefilm "Fame"..(un mito!!) che mette loro a disposizione la sua accademia. La disponibilita' di Domiziano che ci accoglie nella sua casa hollywoodiana per festeggiare il suo compleanno, raccontandoci la sua vita di attore di film horror e non solo. E' anche la sorpresa di ritrovarsi nell'ufficio del medico legale in cui una stanza è adibita a negozio dove si vende merchandising con il logo del coroner, fortunamente volto a raccogliere fondi per un progetto di sensibilizzazione contro la guida in stato di ebbrezza.Un po' forte ma significativo. Allo stesso modo mi sorprende la partecipazione composta dei cittadini ad una grande manifestazione come il gay pride, dove il tutto si limita ad una sfilata di carri sponsorizzati da diverse associazioni ma senza grande coinvolgimento emotivo, nonostante di personaggi estrosi e provocatori ce ne siano tanti. E poi il boardwalk di Venice dove si incontrano personaggi come Ryan che a 54 anni ancora va sullo skate difendendo l'old style di questo sport e i fasti dell'epoca di Lords of Dogtown o Nana che passa la sua giornata sullo skate senza tralasciare il look che la vede di giorno in hot pants e,quando comincia a calare il sole e ad alzarsi il vento, in gonna lunga un po' gitana.

L.A. è questo e tanto altro ma è di nuovo tempo di partire per la nostra ultima tappa, con una nuova piacevolissima sorpresa:una Mustang bianca cabrio con cui arrivare a S.Diego.


messaggio postato il 21/07/2006 Da: Carolina
Secretkeeper81
00martedì 29 agosto 2006 17:23
S.DIEGO

E' stato il mio primo viaggio in cabrio e non mi aspettavo fosse cosi' rilassante. Con l'aiuto di vari cd acquistati la sera prima da Tower Records, perche' a L.A. è aperto fino a mezzanotte, le 3 ore di viaggio volano via in fretta. Un personaggio che non passa inosservato è la proprietaria di SURF DIVA, Coco, che 10 anni fa insieme alla sorella apre la prima scuola di surf per sole donne partendo la prima settimana con 10 iscritte e dividendosi adesso tra le varie sedi, tra cui una anche una in Giappone.Dopo la lezione, a cui prendo parte a modo mio...avrete capito che gli sport non sono il mio forte, pranziamo in un ristorante molto carino li' a La Jolla anche con Coco che ci racconta le gesta di suo marito, meta' spagnolo meta' francese che in Europa faceva il torero!!Rimaniamo a bocca aperta fino a quando, all'arrivo del marito, ci svela che è uno scherzo che le piace fare da anni con la sopportazione silenziosa di lui che, ogni volta, subisce gli sguardi incuriositi che precedono il momento della verita'...quando viene svelata. Curioso no?! Anche qui a S.Diego il surf è uno dei passatempi preferiti ma l'intensita' dell'impegno per questo sport sembra la stessa di chi pratica il disc golf, che si gioca in un campo da golf appunto, in cui pero' ad andare in un buca, che qui in realta' è sostituita da un cesto, deve essere un fresbie. E' sorprendente la tecnica che, ci spiegano, deve accompagnare il lancio del disco ed io l'apprendo molto velocemente..tanto da prevedere la struttura dei cesti del futuro...le automobili del parcheggio.La spiaggia è un elemento fondamentale di questa città ed è stato giusto finire li' il nostro viaggio con un barbecue a base di hot dog persi tra i ricordi e gli abbracci delle persone importanti che ci hanno accompagnato in questo lunga e intensa avventura.

messaggio postato il 31/07/2006 Da: Carolina
Secretkeeper81
00martedì 29 agosto 2006 17:23
ULTIMA PARTE

Le uiltime pagine di questo diario sono dedicate a Filippo che è stato un ottimo compagno di viaggio,sempre presente e attento alle esigenze degli altri, me compresa. E' una persona curiosa senza mai essere invadente e vi assicuro che, lavorando in coppia senza conoscersi, il pericolo che si faccia fatica a crearsi il proprio spazio è alto cosi' come quello di non andare d'accordo o di non trovare divertenti le sue battute ma dover ridere per forza. Devo dire che in questo sono stata quasi sempre fortunata ma dopo Federico avevo il timore di non trovarmi in sintonia cosi' facilmente. Altrettanto fondamentali sono state Valentina e Paola, rispettivamente producer e autrice del programma, perchè hanno reso le mie giornate ricche di "crasse" risate...Margherita e Barbara, le instancabili production girls coadiuvate dal prezioso aiuto di Dawn e Dara...che si pronuncia Dera, peccato che l'abbiamo capito la sera prima di partire. La mitica Catevvvvvvina non te voj chiuuu' con le sue scorte di vitaminwater..grande tenacia in quel piccolo corpicino!.Ultime ma non per importanza le persone che da Milano hanno seguito tutto il lavoro prima di partire,durante il viaggio e al nostro ritorno senza vedere nemmeno un pezzettino di questo grande e controverso paese che è l'AMMMERICA!!

Ah dimenticavo d'ora in poi chiamatemi Cilea...

messaggio postato il 31/07/2006 Da: Carolina
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